Immigrant Song - Introduzione

Immigrant Song - 001

Introduzione.


Non c'è molto da sperare quando nasci in Zamibia.
Se sei un uomo ricco, allora avrai una grande casa, molte mogli, molti figli, e potere di vita e di morte sugli uomini.
Se sei un uomo povero, allora avrai una piccola casa, una moglie, molti figli, e sperare di non incontrare mai da troppo vicino un uomo ricco che avrà potere di vita e di morta su di te.
Se sei una donna, ricca o povera, non avrai nulla, se non un marito e molti figli, e, soprattutto, non sarai nulla e nessuno.

Glielo diceva sua madre, mentre la preparava per il matrimonio con il potente Mumbara.

"Tanto vale che tu sia una delle spose di un uomo ricco. Almeno potrai mangiare tutti i giorni. E avrai anche un dottore che ti aiuterà a partorire figli sani. E anche loro avranno da mangiare tutti i giorni e dormiranno su letti di piume."

Le allacciò il braccialetto da sposa, le sistemò il vestito affinchè le cadesse bene addosso. Poi, commossa, la abbracciò per qualche secondo, prima di scostarsi.

"Vai Ora, e buona fortuna figlia mia.".

Aisha lasciò dubbiosa le mani di sua madre e si voltò un'ultima volta verso i genitori, la sorellina, e la casa in cui era nata e vissuta fino ad allora.

Poi fissò davanti a sè l'uomo che la stava prendendo in sposa.

Il Signor Mumbara.

Le aveva già specificato che lei avrebbe dovuto chiamarlo così.

Aveva almeno 50 anni più di lei.

Aisha sentì un groppo chiuderle la gola. Ma pensò a Sabine, la sua sorellina.

"Forse se lo faccio io, potrò mandare alla mia famiglia un po' di soldi, ed evitare a Sabine questo stesso mio futuro..."

Aisha alzò il mento in segno di sfida al proprio destino, e si sforzò si sorridere al marito, che suo padre aveva scelto per lei.

Lui le fece solamente un cenno con la testa per indicarle di salire sull'automobile che l'avrebbe portata nella sua nuova casa. Non un abbraccio, o un bacio. Solo un secco ordine.

Aisha aveva 15 anni, e questa è la sua storia.



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